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D1: e l’addobbo continua…

Si gioca con maggiore relax ora che la pratica C2 è finalmente archiviata? Manco per sogno, la compagnia dell’addobbo affronta un trasferta che i più fini tecnici non esitano a definire “palustre”, vincendo per un soffio con il punteggio di 5 a 4 contro il TT Vicenza D di Paolo Prando e co. La formazione schierata in campo è composta da: (gli) Amenduni, il sempre rilassatissimo Coach Anderson e Sua Presidenza Munari, con gli ex giovani Mapelli e Bozzetto in panchina appena tornati dall’ennesima partita a quel giuoco fastidioso che non intendo nominare.

PAGELLAME

Ecco il pagellame, ovviamente prolisso come vuole la tradizione.

Andrea “daddy” Munari

Sua Presidenza si presenta agguerrito, si scalda per delle mezz’ore e trova pure il tempo di testare materiali dei compagni. Supera senza problemi Bortolotto, svampando dei tops in salto di tutto rispetto, poi si irrigidisce come un tronco di larice e si inabissa nel classico tunnel del palleggio con Paolo, ignorando gli strategici consigli tecnici dei suoi compagni del tipo “gioca di mortezza” o “tira tutto”. Esce comunque dal tunnel chiamando azzeccati time-out e svirgolando sul finale dei top di rovescio lungolinea che spostano le transenne…e alla fine porta a casa 2 punti fondamentali!

SUA SOLIDITA’, voto 9

Giovanni “me stesso” (gli) Amenduni

Premesso che parlare di se in 3a persona plurale è inquietante, gli Amenduni partono narcotizzando letteralmente il pubblico con una estenuante partita in slow motion con Paolo dall’elevato contenuto di piattezza, che si conclude vittoriosa per 3-2, grazie anche ai preziosi quanto inascoltati consigli della squadra Leoniana di C2, accorsa proprio per vedere l’elettrizzante incontro… Pulita a dovere la tacky, contro Bortolotto la partenza è buona fino a quando qualcuno fa notare che l’avversario usa una puntinata, il che genera un insensato timor mortis che quasi compromette la partita, comunque vinta. Come da copione si sciolgono al terzo incontro, perso 3-1 fra un “non ha niente” ed un “è piattaaaaa”.

SCIOGLIEVOLEZZA, voto 7/8/7/8

Mark “the coach” Anderson

La sua presenza trasmette fiducia e motivazione a tutta la squadra come al solito, tranne che a se stesso! Dopo una tirata ma persa prima partita con Maldari, perde anche la maratona del palleggio con Paolo, a cui secondo stime attendibili è cresciuta di 5 cm la barba durante l’incontro. Battendo il record del tri-Veneto di consumo pro-capite di sigarette in un solo evento sportivo, il coach sul 4-4 è teso quanto basta per non voler giocare l’ultima e decisiva partita, che invece è costretto ad affrontare grazie alla risolutezza ingegneristica del sostituto coach Mapelli. L’Anderson svirgola servizi incomprensibili all’avversario e alla fisica, contro topsa a pioggia e blocca sul tavolo tutto ciò che gli si avvicina, consegnando alla compagnia il punto decisivo, ciack!

RESPONSABILIZZATO, voto 9,99

Mapelli+Bozzetto

Menzione d’onore va fatta al Mapelli per aver obbligato il coach Anderson a giocare l’ultima partita sotto la minaccia del “se entro io perdo apposta!”; nonché al calcistico Bozzetto, che è riuscito a non cadere in letargo durante l’arbitraggio della partita Amenduni-Prando, dimostrando grande attaccamento alla squadra!

Prossima trasferta: HELMUT, voto 9+9