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Il classico a Cinto

UN TORNEO PIENO DI SORPRESE… E DI CONCESSIONI

A Cinto o a Zacinto? Ecco la tardiva recensione dettagliata del nostro mai troppo amato Guido detto “l’incredibile” sulla giornata collegiale del 24/04/2016 ed inizia così:

“Alle ore 7.20 comincia la trasferta. I nove Leoniani di ferro son tutti pronti a issare lo stendardo societario sul podio, ma tutti al solito molto assonnati… tranne il Siorcarlè che sveglio e pimpante già nel palazzetto di Cinto Caomaggiore dalle 7.00 del giorno prima”.

PAGELLATIO DOMENICALIS

Beppe “Prando” Castello, per gli amici Giuseppe
Mattinata confusa per il giovane, che confonde una “J” con una “S” e pensa, ovviamente in toni lamentosi, che la sua categoria sia stata inglobata in quella dei “Seniores”, millantando false speranze. Sempre con lo zaino in spalla e abile mangiatore di cotto, swinga a destra e a manca, passando il girone ma perdendo al turno successivo. Comunque in crescita esponenziale. Viene molestato da Gioacchino poco sobrio durante il lauto pasto.
TARTASSATO —> 8

Aldo “nonno” Taibi
La sua imprescindibile fede lo porta sul podio, la sua tenacia (puntinata lunga) sul rovescio miete le vittime che neanche l’atomica su Nagasaki. Perde infine con un avversario della sua stessa pasta. Come ogni torneo si afferma e calca il podio.
STANDARD —> 8

Antonio “musicman” Tessoni
Carico come una molla, irrigidito da un girone che pareva potesse creare problemi, il nostro Bach di quartiere toppa e cioppa ma senza infinite gioie.
SUONATO —> 7,5 (autovoto 6,5)

Giovanni “lo Stratega” Joacchino Giò Sartori
Deluso per il girone non andato a buon fine, spaccia tutto il giorno volantini “Animus” per elaborare il lutto, segue i giovani e gli ex-giovani, fomendando l’odio e il cabernet: vero uomo!
MANAGER DI SUCCESSO —> 7-

Carletto
Presente dalle 7.00 del 23/04/2012 elemosina tavoli per riscaldarsi a dovere, tra un nonno vigile e un pozzetto vince facile il girone. Poi trova un avversario mulatto alle olive nel turno e, affetto da voglie strane, non controlla bene con il puntino rigorosamente non trattato e perde appunto perché rigorosamente non trattato. Per rifarsi dalla sconfitta compre 5 biglietti della lotteria tutti per lui, ma anche lì: nulla.
POZZETTO…RENATO —> 2.0 (autovoto 20)

Andrea “ConteBaldo” Conte
Ha battuto Scodeller in girone, aggraziando il tabellone di Mapelli e Bozzetto, che si  sono rincontrati ai quarti: grazie mille. Davvero. Offre 10 biglietti della lotteria per farsi perdonare.
GUASTAFESTELEONIANO —> 8 (autovoto 6/7)

Mark “Coach” Dean Anderson
Non presenzia alla cena di carne. Ciò abbasserà a detta della pagellaro, la media di 9: non ho parole.
DISERTORE —> 7 perchè molla

Filippo “Buonanima” Mapelli “Pippo”
Come ogni trasferta mattutina siede sul trono della Volvo x70 del Coach. Una volta arrivati in loco si scalda con Siorcarlè. Ai quarti si rincontra con Bozzetto a mo dì “oggi tocca a te”. Uomo vero de core, anche lui. Beve più di un trattore del 1955, ma gli vogliamo bene lo stesso.
UOMO DI PAROLA —> 9,5/10

Guido “Pagellaro” Bozzetto pagellaro
Campione in gentile concessione del compagno di squadra Pippo, ancora provato dalla finale strappata in quel di Paese, il giovane virgulto offre bel tennistavolo e mangia sei paninetti. Cerca pretesti per imbarcare una C1 che non andrà mai bene, fa il pieno e sfotte Siorcarlè gridando “trattata!” per aizzargli gli arbitri contro.
CONFERMATO —> 9

Guido campione al primo posto
Guido campione al primo posto
Aldo al secondo posto
Aldo al secondo posto
Michele al terzo posto
Michele al terzo posto

Ecco, è tutto anche quest’anno. Il torneo di Cinto si conferma il top dei tornei, subito sotto al mitico torneo di Paese. All’anno prossimo e un grazie a Dario Mucignat che organizza sempre splendidamente questa giornata pongistica.