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Il ritorno del Leonetto porta i suoi frutti

Sesta di andata D2 a.s. 2019/20
Cina vs. Italia in questa fase di riscaldamento

Partita importante per il vertice della classifica: il Jazz incontra il TT-Vicenza. Purtroppo manca ancora in campo il Capitan Maurizio, ma non in panchina. Confermata la formazione nella versione precedente: Antonio n.1, Nicola n.2 e Conte n.3 a chiudere per l’eventuale pareggio, in riserva il nostro paziente Davide con una bella felpa rossa. Gli avversari schierano Ceroni l’inossidabile, Giannino il puntino e, con sorpresa, il giovane atleta Pietro. La mancanza dell’ostico Bortolotto, per festa di laurea, si rivelerà utile nel corso del match. Freddo bacucco, luce bassa di penombra (rispetto ai nostri standard olimpionici) tavolo ancora da montare alle ore 15 spaccate. Altro rientro di un certo prestigio: Leonetto, cugino di Leoncino della D1.

Leonetto vigila su Davide e Nicola nel prematch

E si parte: Nicola bene il primo set, poi forse i troppi consigli lo mettono in confusione e si arena nel secondo, rialza la testa nel terzo ma non riesce a togliere un set all’instancabile Ceroni. Esperienza da smerciare a tonnellate e colpi anonimi o anomali con l’unica impugnatura brevettata a mannaia.

Arbitra Davide lo scontro e c’è Ceroni che avvinghia la pallina

Antonio fatica il giusto contro l’astuto Giannino e il suo puntino corto sul dritto e antitop sul rovescio con gioco calmo e costante dal fondo. Chiude 3:1. Il Maestro snerva gli avversari con le sue attese e pause strategiche, tanto che Giannino smadonna e si mette a fare piegamenti e ginnastica a bordo tavolo durante le pause, per smaltire l’adrenalina in eccesso.

Giannino ci prova e il Maestro lo doma

Anche il Conte pare partire benone con il suo gioco lentissimo che addormenta il giovane attaccante. Poi però il Pietro cambia gioco, lo chiude nel suo rovescio statico e attacca di più con convinzione. Allorché il Conte si agita inutilmente, indietreggia, alza pallonetti, vaneggia (al solito). La partita si complica con un 2 a 1 per il giovane vicentino. Quindi un estenuante set con errori di tensione da ambo le parti finisce per sfinimento 20 a 18 per il Conte. Da lì riprende un po’ di coraggio e chiude il quinto, riuscendo a cambiare tattica e uscendo dal suo statico rovescio, come suggeritogli a bordo campo dal Capitano. Che sudada… Siamo 2 a 1 per i Leoni danzerini. Intanto gli altri atleti si sono ghiacciati dalla lunghissima attesa.

Ceroni atarassico dalla lunga distanza mentre Antonio picchia fabbricando rovesci

Antonio contro il temuto Ceroni perde 3 a zero avendo avuto in un set ben 4 punti di vantaggio ma non riuscendo a cogliere l’attimo. Peccato! Il set che poteva svoltare la partita.
Nicola con Pietro parte bene il primo set e perde per soli due punti. Anche gli altri set se il gioca lì lì, ma non riesce a passare in vantaggio e sbaglia qualche apertura di troppo, soffrendo il servizio insidioso dell’avversario. Peccato, meritava di più anche per il pubblico di fan venuto a vederlo giocare: i due figli, papà e mamma. Ora il Vicenza è avanti 3 a 2.
Per lo scontro per il pareggio rientra il Conte che, col suo gioco di estreme lentezze e palle mortazze, più qualche bomba a caso (rigorosamente fuori), riesce a sconfiggere con pazienza il Giannino. Per lui importantissimi i consigli e l’appoggio dalla panchina tutta.

3 a 3. Il pareggio è stato tosto: partitona dalle 16.00-19.00. Non cambia la musica, il Jazz rimane fisso in vetta (e la Techno?).

PAGELLE

  • Antonio il cinese, 1 punto su 2, voto 7+, gioca bene ma si mangia una golosa opportunità col Ceroni per svoltare la partita. Peccato.
  • Nicola il sinistrorso, 0 punti su 2, voto 6 1/2, manca ancora un po’ di cattiveria di chiudere il set e di sicurezza nella risposta al servizio.
  • Conte il pauroso, 2 punti su 2, voto 7-, sul gioco non c’è molto, ma la vecchiaia gli permette di ottenere due punti per la squadra. Soffre troppo la partita.
  • Davide il personal-trainer, 0 punti su 0, voto 8, sempre pronto a scaldare tutti i compagni e infaticabile arbitro ipnotizzato dagli infiniti scambi del signor Ceroni.
  • Maurizio il capitano in ritiro, voto 8+, sempre ottimo nel gestire la squadra, nel mantenere e trasmettere la giusta calma e concentrazione e nei consigli a bordo campo.
  • UOMO PARTITA: il Conte, se non altro per i due faticati punti.
Capitano e Leonetto il massimo supporto dalla panchina, cribbio!

COMMENTI

Finalmente, erano mesi e mesi che il Conte mi teneva rinchiuso nella sua auto putrida: non vedevo l’ora di uscire.

LEONETTO

Grande risultato dei Leoniani in una giornata che si presentava difficile già sulla carta, sia per il livello dell’avversario che per le nostre assenze! L’esperienza del Ceroni garantisce due punti importanti agli avversari, ma il nostro Conte non è da meno, aggiudicandosi il titolo di uomo-partita Leoniano, vincendo sia il primo match che il secondo e ultimo sul Giannino che assicura il pareggio ai jazzisti del ping pong, dove sfodera le schiacciatalie di piatto sulle anomale risposte di dritto con puntinata del Mazzaggio che tiene a precisare: “Ripeto, Massaggio con 2 zeta!”. Buona la prestazione di Tex che porta a casa un punto sul gioco estenuante del Mazzaggio; poi purtroppo soccombe 3 a 0 nel secondo match contro l’inossidabile gioco antico del Ceroni (che se la ride sotto i baffi) e qui il Maestro, colto dall’amarezza, così richiama severo i suoi compagni di squadra: “Se voi mi chiamavate il Time Out sul secondo set, avrei potuto ribaltare la partita….” Nicola paga ancora un po’ di inesperienza tattica contro il giovane Pietro, che si prospettava alla sua portata; emozionante la presenza tra il pubblico di tutta la famiglia dei Rigobelli, che presentava 3 generazioni di pongisti a confronto.

CAPITAN MAURIZIO

Sono amareggiato per la mia prestazione, abbiamo portato a casa il punto che ci eravamo prefissati ma era un’occasione d’oro per allungare e chiudere matematicamente l’andata in testa. Conte se la trovi metti una foto in cui sono piegato sulle gambe…

NICOLA

L’incontro con il TT Vicenza è stata una sinfonia stonata perché non sono riuscito a suonare le note giuste con Ceroni. L’incontro con Ceroni è rappresentativo del caso nel quale pur avendo gli strumenti tecnici e tattici per affrontarlo e superarlo questi strumenti non si riescono a usare! Paura e poca lucidità creano una situazione di stasi che favoriscono il gioco di palleggio del Ceroni! Bisogna sapere aspettare in questo gioco lento fatto di palline ingannevoli ma bisogna sapere tirare al momento giusto preparandosi la pallina giusta! Non è difficile ma in campo la “testa” rende tutto difficile! Il mio obiettivo sarà lavorare per superare questo assurdo gap! Bravo il Conte che con nobile eleganza piatta ha saputo portare a casa due preziosissimi punti che ci permettono di restare al comando. Ugualmente bravo Nicola anche se ha perso gli incontri, perché continua a dimostrare di avere un ottimo potenziale tecnico e agonistico.

ANTONIO

Pareggio sofferto ma importantissimo ai fini della classifica. Nonostante abbia partecipato come arbitro e mental coach, a fine giornata ero più stanco che mai a causa degli scambi ipnotici ed estenuanti che hanno fatto terminare la sfida ad ora di cena.

DAVID

Si sapeva che era dura, la combinazione della formazione avversaria ci ha un po’ spiazzati, comunque l’obiettivo era il pareggio e il pareggio è stato.

CONTE DAE BRAGHE ONTE

COLONNA SONORA

“Lento violento” Gigi D’Agostino, 2007

OSPITI E SORPRESE

Bello rivedere sul tavolo Luca Abis lontano da quattro anni, così come Ricky Magilla giocare vestito da festa. Si ringrazia il Prof. Piero Rizzi per la partecipazione.