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Perdenti ma contenti

Muso duro contro il muro: riassuntino dell'ultima di andata della D3 Animus

Carissimi leoniani benvenuti alla prima e ultima recensione della D3 Animus dell’anno. La squadra è rinnovata con la partenza della giovane promessa Nicola per la D2: buona fortuna! Subentra la riserva anziana nobiliare del Conte. Pressato da molte aspettative. Mancherebbe il Gigi per il trio classico leoniano di CSI: Gigi+Gioacchino+Conte. Nel trovare il luogo della tenzone arriviamo a casa di uno sconosciuto in Via Colombo 13. Poi a suon di navigatore giungiamo nell’ottima palestra con parquet. Memori delle stagioni di Piero. Troviamo il nostro ex-allievo Nenad lanciato in D1. Ecco, facciamo i conti con i primi in classifica. Si va ad iniziare.

PRIMO TEMPO

Prestigioso palazzetto amarcord pietresco
Gli avversari si presentano anch’essi con un giovane di meno e un arbitro internazionale in più. Si rivelerà un esperto dai top lenti e uncinati e da servizi ostici dosati con parsimonia. Poi c’è il bravo giovane Jan e il temibile, per il nome, Boss (simpatico appassionato che gioca il campionato per il primo anno).
Doppio di aficionados: Jo + Animus
Si parte col doppio abbastanza disastroso: siamo sotto 1 a zero.
Doppio sconcerto: partimo ben! (lo vedi Nenad?)
Claudio ancora un po' irrigidito subisce il giovane
Poi il giovane Jan asfalta con facilità Claudio.
Stratega VS Boss

Il Capitano perde contro il Boss (il nome dice tutto) uno scontro che sarebbe alla sua portata. Siamo sotto di 3 punti.
Entra il Conte contro l’arbitro e lo si vede soffrire molto i servizi dell’avversario. Moltissime retine e spigoli (a suo favore) nonostante questo cede 8:11 alla bella. Peccato, manca di precisione e continuità.

La gara combattuta ed equilibrata.

Ora, a partita persa, lo scontro più bello della serata Capitano versus Jan: tac tac tac. Si arriva ad un combattutissimo 2:3 ai vantaggi 11:13! Lo Stratega tira bene di dritto e gioca a spezzare il ritmo dell’avversario alternando bordate a puntinate mortazze. Solo due errorini sul finale… Peccato.

Raro momento dove Claudio usa il suo dritto

Tocca a Claudio contro l’arbitro e non c’è storia. Infine sul penoso 6:0 il Conte vince di esperienza contro il giovane Boss. Almeno il punticino della bandiera… rossa.

COMMENTI (A CALDO)

  • Claudio: psicologicamente partire con il doppio vinto e con uno forte nel primo singolo e rischiare il due a zero è importante per noi. Forse abbiamo sbagliato strategia. L’idea era che, se fossimo arrivati 3 a 3, il Conte avrebbe giocato l’ultima. La partita più bella è stata quella di Giovanni mai così informa quest’anno. Mi ha stupito.
  • Gioacchino: giocare la seconda di singolo avendo già perso la partita, mi ha fatto giocare bene con il giovanissimo e forte Jan. Mi spiace non essere riuscito a chiudere il quinto. Ma sono soddisfatto.
  • Conte: mi sentivo come Filippo la volta che entrò in D2 per farci vincere la partita e fece un punto su due. Uguale. Comunque sia: al meglio se vincevo la seconda e Jo la sua, avremmo perso comunque… (anche se con un dignitosissimo 3:4).

PAGELLINA PRIMO TEMPO

  • GIOVANNI “Jo”: voto 6. Il nuovo Capitano, anche se perde tutte le partite, nella più impegnativa gioca la sua migliore di questo campionato finora. I frutti di Emmanuel cominciano a farsi vedere. Dei pseudo top morbidi di dritto e delle spinte di rovescio.
  • CLAUDIO “Animus”: voto 6-. Gioca alcuni punti bene e altri è rigidino. Un set sbaglia 3 servizi e poi si innervosisce… Riesce poco ad inserire il top che sta studiando. Assai altalenante, ma sempre ottimo nelle public-relations: he amazes everyone with his fluent English.
  • CONTE “Faust”: voto 7- -. Al nostro livello servirebbe avere un buon servizio. E lui non lo ha. Bisognerebbe non sparare ed essere rigidi. Ma soprattutto rispondere basso ai servizi avversari. Almeno fa il punto della bandiera contro il boss finale.
  • DINO: voto 4. Debacle di Dino che ci abbandona… anche alla cena. Voci dicono che è alla sua casa di Trieste e che veleggia con la sua nuova barca (lasciando in alto mare i compagni).

SECONDO TEMPO

Rigorosamente scelta dal Conte (in ricordo di quando si era di sinistra)
Per il secondo tempo ci trasferiamo alla limitrofa Costeggiola nell’Antica Locanda El Grio gestita da due simpatici fratelli (che ci beffeggiano amabilmente quando scoprono di quanto abbiamo perso). Brindare alla sconfitta. Vai di menu degustazione alla faccia della C2. La cosa migliore è mangiare poco e spesso: Joacchino ci racconta di quand’era magrissimo e viveva mangiano un gelato e un caffè. Ci spariamo la peará in ciotola fumante. Una pelibatezza col pane.
Tortino misto bosco con fonduta al Monte Veronese e pancetta di caffè
Ravioli al cotechino, pearà e salsa verde con risotto cremoso al Soave e caciocavallo romano
Sovracoscia di pollo farcita al tartufo nero di Lessinia con purea di sedano rapa di Verona e verze stoferga

PAGELLINA SECONDO TEMPO

Le cose buone è meglio averne poche. Voto alto per il servizio e meno per il pane. Assaggiato il menu completo con vino di Soave. Il leoncino era arrabbiato ma la soddisfazione c’è stata. Claudio aveva da ridire su ogni piatto (come insegna il Tode) ma con amorevolezza, perché gli piace ciacolare con il personale di sala. Addio Verona città degli innamorati.

E' ora di andare. Buon natale a tutte/i.

FILOSOFIE ANIMUS

Claudio ci ha insegnato ad amare il nemico. Lui andava a cena e dormiva insieme al suo concorrente diretto Steve Scherman ispirando “a letto col nemico”. Gli viene naturale. Ma ti rendi conto che hai 21 anni meno di me? Nel 2024 andiamo insieme ai mondiali. Telefoniamo a Fabio Bauce in diretta che non torna più a trovarci… Quando c’era ancora Jack andavamo in furgone a vedere il top 12.