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Sono partito con due racchette e sono tornato con una

C2 Degustazione, partita a Rovigo, a.s. 2021/22

Rieccoci amici leoniani a una nuova attesa recensione. La C2 che trangugia cibo parte baldanzosa per una facile trasferta. Certo ci sono le ferite del Carlé ancora aperte e i problemini di vecchiaia del Capitano nonché la caviglia di Aldo. Non ci sta uno sano? Aldo insiste per la sua auto, il lodgy, poi vuole che guidi Carletto per non affaticarsi la suddetta caviglia. Dice: “Per giocare a ping pong Carlo è così-così, ma per guidare è ottimo”. Carlo salito chiede: “Ma quante marce ci sono?”. Durante il percorso scatta: “Noi dobbiamo andare fino in fondo” frase che poi si rivelerà simbolica. Dobbiamo scaldare bene sia l’auto, che il Carletto.

Gazebo cinese dentro gazebo russo

PRIMO TEMPO

Come da tradizione apotropoica la ciurma si ferma a fare pausa nel bar dai cinesi col gazebo nel gazebo per il secondo caffè e via. Arrivati in luoghi ameni e sconosciuti fino al palestrone cementizio. Palazzetto anni 50, con evidenti segni di interventi ex bellici. Nello spogliatio arancione sta posizionato un inquietante lettino messo a disposizione giusto per la schiena malandata del Tode.
Ingresso trionfale o ingresso mogio?
Al primo impatto sul tavolo Optium la palla scappa nel lisciodromo. Qualcuno penserà, di amenduinana memoria, “Siamo arrivati nella palude del piatto”. Per spaventare gli ospiti il Rovigo schiera molti tavoli con atleti avversari e palline ovunque. All’apparenza come società sono simili a noi, ma più bravi. Aldo sentenzia: “La nostra è una società basata sulla quota associativa”.
Lettino è pronto per le ossa rotte
Riscaldamento e scrocciamento di ossa (il leoncino si spaparanza)
Aldo ha memorizzato tutte le formazioni delle ultime partite, ma Tode le ha scritte in un post-it arancione nel portafoglio e lo studia serioso nel prematch.
Qualche problemino di riflesso e si gioca spostandosi sul secondo tavolo sotto il canestro. Apre le danze il nostro Aldo contro il giovane sfidante che ha un gioco atipico, top mollo verso l’altro e buone aperture di rovescio tutto di polso. Due set comunque indolori per Aldo. Il terzo parte lento, si ripiglia e chiude 11 a 9. Total control. Uno a zero per gli sfidanti.
Aldo in scioltezza porta a casa il primo punto
Eccoci al momento verità della giornata. Come giocherà oggi il Carlé? Carlo entra in campo con il più forte e altissimo avversario dalle scarpe di qualità. Bedendo fa un servizio alzando molto la palla e colpendo con avvitamento molto scenografico. Primo set combattuto ma perso per tre pallette morte che Carlé beve di puntino. La partita risulta interessante. Tesa. Combattuto pure il secondo con timeout sul 9 pari. Ai vantaggi torna il Carletto. Sta tornando il Carletto, sta tornando il Carletto. Massaggio alle spalle e balletto tribale propiziatorio di Aldo. Sta tornando. Gioca grintoso. La partita scorre tesa tra buone giocate di Carlé e qualche errore fino alla sconfitta di misura sul terzo set a 11:9. Allora, apriti cielo, gesti inconsulti e rottura di racchetta.
La spettacolare battuta di Bedendo
Censuriamo per decenza questa spiacevole fase… [CENSORED]
Aldo cerca di sciogliere le tensioni nelle spalle e Tode va di pizzotto
Ecco il punto in cui la giornata comincia a mostrare delle crepe.
Operazione giovane colla fresca su telaio secco vecchio
È l’ora di Tode, che entra senza bengay. Dettaglio importante. Primo set tirato vince contro un avversario molto in forma specie in blocchi e rovesci. Nel secondo l’avversario concentrato vince partendo da uno schiacciante 7 a 1. Poi il Capitano, che non molla mai, torna sotto ma iniziano i problemini alla schiena. Ai. Il top di dritto spesso in rete e i blocchi funzionano pochino. L’avversario sbaglia veramente poco e con un ottimo rovescio punisce il leone. Siamo 2 set a 1 sotto. Tode non sa bene cosa fare visto le limitazioni. Però esperienza attesa e varianti, fanno sbagliare di più l’avversario e arriva a un 2 a 2. Partita equilibrata. Alla fine il leoniano perde 11 a 8. Peccato, aveva recuperato bene. L’avversario, comunque, si dimostra più concreto e in forma. Siamo 2 punti a 1 per loro.
Si vede dalla postura che il Capitano è irrigidito: baccheton!
Palazzetto rimbombation, tutti parlano, tutti giocano, palline ovunque.
Poi torna il silenzio quando mano a mano gli atleti della società rodigina abbandonano il luogo dello scontro. Restano sparuti eroi. Aldo incolla con il vecchio telaio va di colla fresca: come ai vecchi tempi. Per fortuna l’unico in tutto il palazzetto ad avere la colla è Tode… Aldo adesso affronterà il più alto e forte del Rovigo. Vecchia racchetta nuovo Aldo. “Mi sono convinto di avere la mia solita racchetta” racconterà poi a bordo match. Primo set equilibrato e sul 9 pari Aldo due servizioni punto subito senza pietà. Parte il ballo del va di tagliato, non tagliato e sfida oratorio prolungatissima. Nessun problema. Il Capitano profetizza: “Se vuole vincere con Aldo palleggiando non ha speranze”. Il terzo set addirittura parte 6 a zero del cappotto. Il pranzo è servito. Conte commenta: “Racchetta vecchia fa buon brodo”. Aldo porta il punteggio al 2 pari, domando con facilità l’avversario più ostico.
Aldo: il servizio è in tavola
Metti bengay, scaduto dal 2017, ma puzza di più e stiramenti in panca lunga per Tode. Si punta almeno al pareggio ora. Sembra ripetersi il copione della settimana scorsa. Primo set dolorante e combattuto: peccato perso lì lì. Problemi di schiena: fa fatica a bloccare e il top fa male dopo. L’avversario è un buon lobster e lobba a giro. Poi di esperienza 1 set pari sofferto. Aldo incoraggia: “I blocchi no fa mal de schina”. Tode si carica: “Questa la vinco” dichiara. Punto su punto. Infarcisce di balletti smorfie e dolorosi. Non sai mai quando simula o quanto è vero… 2 a 1 per il lobster che non molla e Tode è lì. Di poco. “Con il piattume non vai nel pattume” disse il saggio Giorgio, ma a quanto pare non basta. Il lobster vince. Siamo 3 a 2 per loro… è dura adesso.
Tode lotta con due nemici: il Rovigo e la schiena
Che si fa? Torna il Carlé insustà. Non gioca malaccio, a detta della squadra è meglio delle settimane scorse, ma è ancora altalenante. Così così. Due punti molto dubbi e l’arbitro Conte da il punto agli avversari. C’è nervosismo. A volte vuole tirare palle difficili ma non è al top della forma. Perde di poco con un avversario concentrato e in palla che regala poco. Il Rovigo vince meritatamente per 4:2 dimostrando di essere, oggi, i più in forma. Bravi.
Carletto è lì lì...
Per i leoni degustatori la prima sconfitta in questo campionato. Ora abbiamo fatto tutti i risultati. Onore agli avversari che hanno giocato bene. Tode ottimista commenta: “Bisogna anche perdere per avere lo stimolo di vincere ai playoff”. Ale profetizza: “Dopo il pareggio e la sconfitta ora tocca ad un nuovo pareggio e poi al ritorno alla vittoria…”

PAGELLINE

  • Capitan Tode: voto n.c. (tornato il bengay).
  • Aldo: voto 8, vinti sei set a zero! Gioco stanziale: Aldo rock.
  • Carletto: voto -1. Dopo il binario 0 e 1 ora pure il sottozero?
  • Conte: voto 5. Meglio che arbitri Aldo le partite (per non creare incidenti diplomatici).

SECONDO TEMPO

Prelibatezze della cooperativa: sale aromatico, miele, cantucci di riso...
Ritorno con la coda tra le gambe nel vicentino. Si magna sotto le frasche della cooperativa pomodoro. Facciamo 3 portate uguali per tutti: flan, tagliata al sangue o media e dolcetto misto. Flan di broccolo con salsetta di rapa: veramente superbo!
Mmmh il broccolo è giusto per i brocchi
Attesa lunghissima e snervante aumenta la fame e la bontà del prodotto. Strategie di marketing estremo. Siamo dentro la stalla restaurata per l’occasione. Arriva la tagliata e la sbraniamo: patate crudette dentro. Tagliata bona, ma non ottima come quella della Raffi sentenzia Ale. Però qualche fetea de pì… Arrivano i dolci: triplo cioccolato tachente. Ma tanto tachente.
Cestello di frutta con cremina: booono

PAGELLINA

  • Cibo: 8, molto buono
  • Servizio: 6, nella norma
  • Locale: 7, bella ristrutturazione
Valutazione tiene conto del tempo di attesa dilatato. Comunque locale consigliato anche per l’aspetto sociale.

TERZO TEMPO

La squadra rimane in tre depressi e stanchi ad alcolizzarsi con la cedrata dal pub del ladro. Anelli di cipolla con maionese onta. Discorsi asteriosclerotici di vecchie racchette rotte, di ora legale e di lavori tristi e con raccomandati. Un semplice sabato sera di ordinaria follia. A ninna e a nanna leoni. Bisogna saper perdere (anche se ad Aldo non piace…)