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Dancing on the dots

Trasferta tesissima per la Leoniana C2 costretta ai play-out dopo il lancinante tunnel 4-0 -> 4-5 subito qualche settimana prima, le cui cause sono ancora oggetto di prolisse quanto inutili discussioni fra il Tode e il sig. Carlè. La partita viene giocata a Mortise, quartiere del padovano dalla ubicazione ignota ai più, in un macabro e gelido palazzetto il cui progettista risulta tutt’ora ricercato a piede libero da tutti gli ordini degli architetti per vilipendio al buon gusto. I leoniani arrivano al pala-play-out grazie ad un’organizzazione impeccabile: 4+1 giocanti, 2 auto (fra cui il mitico Passat del Carletto, vero e proprio magnete per la Fitet), 2 colazioni e 3 punti diversi di ritrovo. La formazione è al completo: Carlx, Todx, Mapex, Box, più gli Amendunix, che non si alzavano alle 7.36 di domenica, peraltro senza motivo, dal 1992. Dopo diverse ore di ansie e patemi, i Leoni hanno la meglio sul TT Spin Club, con un goloso 5:3 che permette loro di rimanere placidamente spiaggiati in C2!!!

L’arma segreta di Tode

PAGELLAME SALVIFICO

Guido “volley-player” Bozzetto: voto 8,39 -> 1 punto /
Il funambolico Bozzetto da vero ex giovane emana ancora sentori di Cabernet dalla sera precedente, che cerca di assorbire ingerendo diversi croissant. E’ chiamato per primo a vedersela contro Pop ed i suoi potenti abbracci di dritto: vince un set easy giocando sciolto e non curante in modalità “bella zio”, poi soccombe dinanzi al variopinto mix di servizi dell’avversario ed al suo misterioso idioma. Nel secondo incontro non si lascia intimidire dai baffetti di teutonica memoria di Rodigari e regala sprazzi di bel gioco, purtroppo alternati da colpi “ad minchiam”, con svariate risposte tutte rigorosamente in rete; infine ritrova alcuni dei suoi migliori svampi di rovescio e side di dritto da talentuoso mancino, sfrutta un momento di caos dell’avversario e rimonta chiudendo sul 3-2. Meritevole il suo sagace umorismo che tiene svegli gli Amenduni in panchina con aneddoti su amiche cinofile e chitarristi avversi al sapone.
GENIO (..forse..) E SREGOLATEZZA

Francesco “the counselor” Todescato: voto 8,99 -> 1 punto |
Il Tode si presenta all’incontro vestito tutto di rosso-Conte, con un bancale di snack bio-eco-vegan energetici saporiti quanto il truciolato di uno scaffale Ikea. Nel pre-partita snocciola con Pop perle di pura filosofia pongistica del calibro di “si vince in 3 non in 1”, “durante una partita non si sa mai” e, per finire, entra in un loop di botta e riposta a suon di “eh, noi non ci meritiamo di restare in C2”. Sul campo parte con una grande prestazione contro Lunardon: con servizi alza e schiaccia, blocchetti spinti di rovescio e i classici tops rapidi a “braccetto”, chiude la pratica 3-0. Altra faccenda le due seguenti partite: con Pop e Rodigari fatica a gestire i servizi avversari e pian pianino si irrigidisce, nonostante l’uso industriale di Bengay, il cui letale odore ustiona le mucose nasali dei presenti. In entrambe le partite non sfrutta diversi match points e finisce per farsi rimontare perdendo al 5°, ignorando i suoi stessi consigli e riuscendo al contempo ad elargirne di nuovi ai compagni in panchina. Il suo resta comunque un punto provvidenziale, ma per citare un Tode nella nebbia di qualche anno fa:
DI SOLITO GIOCO MEGLIO

Carlo “untreated” Simonetti: voto 9,99^9 -> 3 punti !
E’ lui l’uomo partita, il Mario Draghi dei play out, il pettinatore di tutti i puntini: il Sior Carlè. Il Capitano, reduce da una settimana di ferie dalla pausa pranzo passate a caccia di cinghiali ed altri mammiferi non meglio identificati, appare quasi rilassato all’arrivo nel grigiodromo, ma ben presto inizia a mostrare un misto di tensione e carica agonistica che sembrano mandarlo in pressione come un boiler. Entra in ogni partita semi-cosciente, ma aggressivo, spinge le famigerate “mazzate tribali” al momento giusto, ammorta i servizi altrui come se niente fosse e si permette anche il lusso di far entrare in campo sia i celeberrimi tops in modalità “nonno vigile” sia i temibili side denominati “abbracci senili”. Passa agile Rodigari e Lunardon, visibilmente felice come quando ha la possibilità di negare il mutuo a una giovane coppia, ma il meglio lo sfoggia con Pop, contro il quale ribatte sicuro ogni servizio piatto-lungo “prevedibile” (#WemissBarbaPaPaolo) e addirittura blocca in anticipo di dritto al tavolo, lasciando basito persino l’elegante arbitro federale. E dulcis in fundo, sbotta urlando frasi malevoli nella lingua di Mordor contro chi si permette, dopo aver perso, di mettere in dubbio la legalità della sua performante puntinata….
THE LION IN THE BANK

Filippo “beer pong” Mapelli: solido, voto 8-> 0 punti.
Non gioca… ma sticazzi: offre la colazione, scorrazza i compagni in auto con la guida automatica, mette stazioni radio a caso e si unisce anch’egli al cabaret di commenti irriverenti prodotti dalla panchina leonide per tenere alto il morale.
LESS FITET, MORE SPIN

Supporter Leoniani: voto 9++
Calorosa e cospicua la presenza di tifosi leoniani accorsi per l’evento: una delegazione degli Avvoltoi®, fra cui spicca la presenza del motivante coach Anderson, arrivato a partita inoltrata depistato da false informazioni che davano Mortise fra Venezia e Padova; lo stratega Gioakkino, con tanto di prole scatenata a carico; il dinamico Beppe, dubbioso sulla sua futura formazione di D2 (che per altro sarà decisa da un delegato tecnico esterno… blabla), ma contento di fronte ad un panino alto quanto uno sgabello.
TEAM BUILDING

Ristorante yankee-trash: voto five (or less)!
Pareti ricoperte di suppellettili marcatamente tamarri e al limite dello shock cromatico, birra amara come fiele spacciata per dolce, condimenti dalla digeribilità discutibile…
#PROSSIMAVOLTAPIZZA

Uomo partita: Egregio Sior Dottor Vice-Direttor Carlo Simonetti detto anche SorCarlé.

Ecco Carletto mutazione monster nel dopo partita…

Citazione bancaria dal film “Wall Street” di Oliver Stone (1987) “Tutto in guerra si basa sull’inganno: se il tuo nemico è superiore eludilo, se è irato irritalo, se è di pari forza lotta, altrimenti sparisci e riconsidera”.  Tale strategia è altresì conosciuta nel mondo pongistico come “Teorema della Finzione” (edizioni Avvoltoie®, 2017) ed è tutt’oggi applicata con successo dai più fini utilizzatori del puntino.

COMMENTI

TODE: “Ottima giornata per noi e specie per Carletto”
GIANNI: “Bravi ragassi!!! Non avevo dubbi”
ALDO: “Grande Carletto, la mia fiducia è stata premiata”
PRESIDENT: “Fortissimi. Carletto for President! Ettore per festeggiare ha vomitato catarro per la terza volta”
GIGI: “Bravi carpetta come sempre nei momenti decisivi ce”
PRESIDENTE EUROPEO: “Immensi da tutto il Benelux. Leoniamooooo”
TEX: “Superlativi. Vota Carletto!”
JACK: “Super C2, affan*ulo l’orsetto di m…”
GLI AMENDUNI: “E’ piatta”
CONTE: “Carletto Uber Alles. E’ fatta: ora monetizzare vendendo la C2 e comprando braciole”
BEPPE: “Rissa verbale finale: Carletto scatenato”